Nel 1954, Abraham Harold Maslow propose la sua celeberrima Piramide dei bisogni, un innovativo modello motivazionale dello sviluppo umano basato sulla “gerarchia dei bisogni”: una serie di bisogni posizionati gerarchicamente, in base ai quali la soddisfazione dei bisogni più elementari è la condizione necessaria per far emergere i bisogni di ordine superiore.
Alla base della Piramide di Maslow si trovano i bisogni essenziali, quelli legati alla sopravvivenza, mentre più si sale verso il vertice della piramide e più si rivelano bisogni immateriali.
Soddisfatti i bisogni fisiologici, arrivano i bisogni di sicurezza e protezione, che ci spingono a ricercare la difesa personale ed il contatto con gli altri. Tranquillità, prevedibilità e ansie, sono tutti bisogni che dovrebbero essere soddisfatti in questa seconda fascia della Piramide.
Nell’attuale società questo livello è diventato critico, basti pensare alle formule contrattuali solide, diventate un miraggio per la stragrande maggioranza delle persone. La sicurezza lavorativa sulla quale le generazioni precedenti hanno costruito il loro futuro, è oggi fragile e frammentaria. Un contesto del genere, dunque, non permette quella sicurezza materiale per guardare con serenità e speranza al futuro.
Dall'articolo di Laura Marinelli [cliccare sul titolo per aprire il link]
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