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martedì 11 giugno 2019

Citazioni P. Levi: Sicurezza Emotiva


“[…] la vita è piena di usanze la cui radice non è più rintracciabile. […] Perciò, il mio Cloruro Demonio, gemello di un amore felice e di un libro liberatore, ormai in tutto inutile e probabilmente un po’ nocivo, in riva a quel lago viene tuttora religiosamente macinato nell’antiruggine ai cromati, e nessuno sa più perché.” 



“Il sistema periodico” di Primo Levi – capitolo 12 “Cromo” pg. 139, 150-151; 30° edizione Einaudi




“[…] cercavo di sederle accanto a lezione, e lei non mi accettava nella sua confidenza, ed io mi sentivo frustrato e sfidato. Mi sentivo disperato, anzi, e non certo per la prima volta: infatti, in quel tempo mi credevo condannato ad una perpetua solitudine mascolina, negato per sempre al sorriso di una donna, di cui pure avevo bisogno come dell’aria.” 



“Il sistema periodico” di Primo Levi – capitolo 3 “Zinco” pg. 33; 30° edizione Einaudi




“Dell’ ‘ auspicabile incontro ’ non parlai, perché ne avevo paura. Inutile cercare eufemismi, parlare di pudore, ribrezzo, ritegno. Paura era la parola. […] Mi conosco: non posseggo prontezza polemica, l’avversario mi distrae, mi interessa più come uomo che come avversario, lo sto a sentire e rischio di credergli; lo sdegno e il giusto giudizio mi tornano dopo, sulle scale, quando non servono più. Mi stava bene continuare per lettera.”



“Il sistema periodico” di Primo Levi – capitolo 20 “Vanadio” pg. 206; 20° edizione Einaudi

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